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IL NOCCIOLO

Corylus avellana

protagonista delle prime fioriture a Sassoguidano

Corylus avellana

Appartenente alla famiglia delle Betulacee, il nocciolo, Corylus avellana L. 1723, è una pianta il cui nome deriva dal greco κορις, che significa elmo e da Avella, città della Campania in Provincia di Avellino, dove è stato sempre abbondantemente presente.

Raggiunge un'altezza massima di 7 metri, con portamento cespuglioso, i cui rami cioè si staccano dal tronco in punti vicini al terreno. Vegeta dal livello del mare fino a circa 1.500 metri di quota, in terreni preferibilmente calcarei e profondi. A Sassoguidano sono molto abbondanti in quasi tutto il territorio della Riserva.  

Le foglie sono caduche, semplici, dentate e cuoriformi, raggiungono anche i 18 cm di larghezza.

Corylus avellana è monoica, porta infatti fiori maschili e fiori femminili sullo stesso esemplare, ma con fiori diclini, che portano cioè o solo androceo per la produzione del polline, o solo gineceo, con l'ovario. I fiori sono pertanto detti unisessuali. Sono presenti infiorescenze maschili, graziosi ciondoli lunghi fino a 12-14 cm di colore verde-giallastro con sfumature fino al giallo ocra, e infiorescenze rosso cremisi femminili di dimensioni piccole, 0,4 cm circa.

I fiori si formano in autunno, quelli maschili rimangono immaturi pendendo dai rami tutto l'inverno per allungarsi e sbocciare in febbraio-marzo, quelli femminili si confondono con le gemme.

Ogni nocciolo è auto-sterile, il polline di un individuo non può fecondare un fiore femminile della stessa pianta. La fecondazione è prevalentemente anemofila, affidata al vento.

Il frutto, la nocciola o avellana o avela, è avvolta da brattee fogliari fino a completa maturazione. E' commestibile, ricco di lipidi e di proteine e amminoacidi, fibre, carboidrati, vitamina C, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina E, K e J e minerali come calcio, manganese, fosforo, potassio, magnesio, selenio, zinco, rame e ferro.

I parassiti più frequenti di Corylus avellana, sono le cimici angolosa e verde e alcune farfalle.

Proprietà dell'articolo
autore:Michela Lamieri
creato:martedì 19 marzo 2013
modificato:martedì 19 marzo 2013